2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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lunedì 5 dicembre 2016

[REPORT] ESPLORAZIONE 1: LE ALTURE DI SORI

Buon lunedì e ben ritrovati...

Primo dei due report relativi alle uscite del fine settimana, questa volta si esagera, dedicati alle due uscite su nuovi percorsi. Due gruppi, due uscite!

Sotto con la prima :-)

Sabato esplorativo per un gruppo ridotto al minimo da impegni di lavoro.
Meta la zona retrostante Sori e verificare due inediti, per noi, itinerari di discesa che dalla dorsale di case Cornua riportano verso il mare.
 
Ci ritroviamo in soli tre causa defezione mattutina di Fabrizio per un potente raffreddore.
 
Il meteo risulta subito meno amico di quanto previsto, con una copertura totale del cielo senza i previsti squarci di sole, ma almeno non fa freddo ed è un’ottima temperatura per salire. Solito conosciuto ed apprezzato percorso di salita a case Cornua, condito da un breve scroscio di pioggerellina al paese di Canepa…nmmmh….cominciamo a temere per le condizioni delle discese. Ma smette e prima delle 12 raggiungiamo il valico di case Becco da dove parte il primo percorso di discesa che ci riporterà vs Canepa. Sentiero marcato con 3 pallini rossi.
 
Non c’è vento e non piove, benissimo. Una barretta e una volta vestiti si parte. La vecchia mulattiera parte subito in splendido ambiante quasi montano, piuttosto esposta e ‘pitrunata’, ma piuttosto ampia e ben percorribile. Panorama mozzafiato ed alcuni gustosi e rocciosi tornantini rendono la discesa davvero godibile, non estrema ma da affrontare con buona attenzione.
La seconda parte continua meno cattiva, sempre sull’antica mulattiera talora fra vecchi muretti e qualche tratto scalinato. Purtroppo il gioco dura poco ed in una quindicina di minuti siamo tornati in zona Canepa, felici e contenti di questo gustosissima discesa. Ci tocca ora la nuova risalta a case Cornua, che raggiungiamo proprio mentre riprende una leggera ma fitta pioggerella. Se la prima non aveva assolutamente bagnato questa invece bagnerà….eccome !! Nel frattempo ‘godiamo’ dell’ospitalità dell’osteria del passo. Un’ottima torta ed un caldo caffè non fanno certo male .
 
Si riparte senza pioggia e si raggiunge la dorsale est che scende vs il mare. Il percorso inizia con doppio segnavia, X e || rosse. Cielo grigio e nubi basse vs il monte di Portofino. Capiamo subito che la pioggerella ha reso assai infide gran parte delle rocce affioranti, alcune decisamente e paurosamente ‘saponose’ !! dopo poco abbandoniamo la X che scende vs Capreno e si continua in dorsale, talora nel bosco e con brevi tratti di portage, conditi da fetenti agguati di rocce umide ed ‘assassine’ !!! Fra piccoli pascoli aperti, mirabili muretti di antica fattura e vetuste abitazioni avvolte ormai dalla vegetazione, il percorso digrada pian piano fino a condurci alla chiesetta e statua del Redentore. Ora inizia il tratto vero e proprio di discesa, più nel bosco e x fortuna più asciutto con solo un paio di fetide trappole vietcong ad attenderci, oggi sapientemente da percorrer ‘on foot’!!
 
Alcuni tratti piuttosto ripidi ci conducono alla bella chiesa di Sant’Apollinare ove ci attende il tratto fonale da percorre tutto su crose e scalinate. Bella la crosa iniziale, poi la ripida ed infinita scalinata che supera con tratto continuo bel 100m di dislivello ci deposita con le braccia ben ben rotte a Sori. 
 
Che dire, sicuramente un percorso esplorativo in parte ottimamente riuscito, soprattutto per quanto concerne la prima parte. La seconda, indubbiamente da rivedere con l’asciutto che la renderebbe assai più piacevole ed accattivante nei suoi passaggi più hard, nonostante i brevi tratti di portage, che sono comunque parte del gioco in questo tipo di percorsi per nulla artificiali ma molto molto naturali e spesso frutto di duro lavoro da parte dell’uomo, luoghi da mantenere e valorizzare, badando bene a non distruggerli. 
E ora alcune foto...












A domani per il report del giro di domenica in zona Gava ;-)


Max "Gas"


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