2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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venerdì 31 luglio 2015

[GITA DOMENICA] TEMPO DI VACANZE... TEMPO DI GIRI EPICI

Buon giorno a tutti.

Siamo oramai vicino al classico periodo vacanziero estivo e anche noi ci andremo a prendere una pausa per poi riprendere subito a fine mese con una escursione molto bella nella zona del Colle Assietta. Nel frattempo approfittiamo del gruppo a ranghi ridotti se non ridottissimi per sparare una di quelle cartucce che richiedono una forte motivazione per affrontare serenamente l'escursione.

Torniamo in Val Maira per una combinazione inedita che ci porterà da Ponte Marmora fino al Rifugio Gardetta, aimè ci tocca salire un pò su asfalto, poi saliremo prima al passo Gardetta e a quello di Rocca Brancia. Proseguiremo per il Colle Oserot e arriveremo al Passo Peroni. Da li scenderemo verso i laghi di Roburent dove ci attenderà l'ultima delle nostre fatiche in salita con l'ascesa al Passo della Scaletta. Dal passo tutta discesa prima a Prato Ciorliero e poi torneremo alla "civiltà" passando per Chialvetta, Acceglio, Prazzo percorrendo se ne avremo ancora le forze qualche sentiero Occitano. Si tratta di un giro molto impegnativo rivolto a chi è molto allenato e motivato.

Come dettagli possiamo azzardare qualche numero, da prendere con le molle perchè calcolato a freddo su una carta: 
  • Dislivello: 2150m circa
  • Sviluppo: almeno 50km
  • Difficoltà: BC+/OC
  • Ciclabilità: 70% / 95%
  • Bellezza: **** (la 5^ stella eventuale la teniamo a fine giro)
Percorso impegnativo anche come spostamento perchè partiremo prestino da Novi per poter effettuare il nostro periplo con la dovuta calma, il meteo è buono e quindi salvo sorprese della Valle non avremo nessuna pressione legata a fenomemi temporaleschi, ma bando alle ciance ecco gli orari dei punti di ritrovo cardine:
  1. Novi Ligure: 5:25 Piazzale ex Caserma "Giorgi"
  2. San Michele: 5.55 Piazzale Fronte Cimitero
  3. Ponte Marmora: 7:45/7:50 Ampia piazzola erbosa 
Noi vi diamo invece appuntamento alla prossima settimana per il nostro immancabile report, che in questo caso sarà l'occasione per mettere nero su bianco le impressioni prese sul campo dai protagonisti dell'escursione inedita, per le foto. 

Allora buon fine settimana a tutti... per i saluti prima della pausa estiva ci sentiamo la prossima settimana quando andremo a pubblicare la scheda della Gita di Agosto.

Ciao ciao!

Max "Gas"

lunedì 27 luglio 2015

[REPORT] UNA NUOVA BALCONATA DEL CERVINO...

Buon inizio settimana a tutti...

Ultimo fine settimana di Luglio ancora con un meteo molto positivo per le gite sulle Alpi anche se tra il pomeriggio di venerdì e la mattina di sabato si sono scatenati furibondi temporali nei rilievi... ma questo ci ha solo dato una mano perchè alla partenza in quel di Chamois abbiamo beneficiato di una sfiziosa arietta frizzante che per chi pedala ha sempre il suo perchè!

Questa volta giusto per avere più tempo a disposizione per affrontare con calma la nostra escursione, inedita in parte, ci siamo subito coccolati con la funivia che da Buisson ci ha trasportato fino a Chamois... arma a doppio taglio perchè poi lasciare il paese è stato abbastanza traumatico perchè in pochissimo si guadagna dislivello! Dopo la punizione inferta per l'uso sacrilego di un impianto ci siamo guadagnati pedalata dopo pedalata la salita al Santuario di Clavalitè, e mentre il meteo migliorava di minuto in minuto abbiamo inforcato il magnifico sentiero 3 che tra pedalate, portage e foto (tante foto) ci ha portato al colle delle Fontanette da dove si domina l'intera conca di Cheneil e la vista spazia su tutte le imponenti montagne che contengono la Val Tournanche. Conca dominata ovviamente da sua maestà Cervino che oggi giocava a nascondino tra le nuvole...

Dopo tutte le cose che si fanno una volta arrivati alla cima coppi, foto sgranocchi e momenti di commozione per il posto in cui si è, arriva il momento di partire. E questa volta, tranne che per Stefano è novità per tutti questo sentiero AV1 che scende al paesino senz'auto... partenza subito hard, poi primo tratto facile e quasi rilassante. Ma la tranquillità dura poco perchè al primo cambio di pendenza il gioco si fa più duro (per le rocce) e ripido... ovviamente si scende a vista e quasi tutti riescono a stare in sella fino in fondo. Ci si impegna a fondo ma per fortuna il tratto incriminato non è lunghissimo e arriviamo all'alpeggio abbastanza velocemente... l'ultimo tratto verso Cheneil è molto bello, tecnico il giusto e ci deposita con un bel sorriso nella magnifica conca oggi preda di numerosi turisti desiderosi di godersi la pace di questo angolo Valdostano... ma per noi è il momento di tornare in sella e di scendere verso Valle sempre ovviamente sul sentiero AV1. Discesa conosciuta ai più e molto bella...

Ah partiamo e incontriamo subito una spiacevole e amara sorpresa! E' stato deciso da qualcuno di allargare il bel sentiero (o mulattiera) costruendo una bella strada sterrata larga e placida, massacrando così il primo tratto che partiva da Cheneil. Uno scempio fatto in nome di una agevolazione forse per le opere di ristrutturazione o di soccorso... uno schifo comunque! E poi si dice che le mtb rovinano i sentieri! Per fortuna lo scempio finisce presto e si ritrova il sentiero antico: tornanti, passaggini rocciosi e aghi di pino... arriviamo velocissimi a Promindoz e invece di proseguire fino a Valtournenche questa volta imbocchiamo il sentiero 32 che ci dovrebbe portare fino al lago di Maen. Inedito e quindi goloso!

Qua la tipologia di sentiero cambia radicalmente perchè entriamo completamente nel bosco dove si alternano tratti morbidosi con gli immancabili aghi di abete a tratti impestati di rocce, tornanti e passaggi al limite, almeno per noi perchè Stefano passa con estrema tranquillità. Per fortuna gli alberi ci riparano dal sole e i tratti esposti nel pezzo più ripido il senso del vuoto è mitigato dalla vegetazione... dopo un ultimo tratto un pò sporco eccoci approdare nuovamente alla civiltà. Da qua il rientro verso le auto è il solito zig zag tra sentieri, stradine secondarie, passaggi in mezzo al campeggio. Insomma vogliamo evitare il più possibile la strada Chatillon-Cervinia che è sempre zeppa di traffico... Arrivare alla macchina ha sempre il suo perchè, farlo ad un orario non tardo aumenta la nostra soddisfazione e chiudere la giornata seduti intorno ad un tavolo è sempre una bella cosa!

Per chiudere bene questo report ora spazio alle foto di tutta la nostra uscita:
 
ALBUM COLLE DELLE FONTANETTE E AV1
Noi  vi diamo appuntamento alla nostra prossima uscita che andremo a fare quasi sicuramente sabato, dove non sappiamo ancora ma pensiamo di privilegiare la zona della Alpi Marittime. Entro giovedì decideremo dove anche dando un'occhiata al meteo, che ad oggi sembra buono...

Un abbraccio a tutti e ovviamente un augurio di un'ottima settimana a tutti!

Max "Gas"

ps. probabilmente giovedì sera "Pasturana by night" con immancabile pasta party a fine pedalata... state sintonizzati!

giovedì 23 luglio 2015

[GITA DEL SABATO] ANDIAMO A DARE UNO SQUARDO AL COLLE DELLE FONTANETTE

Buon giovedì a tutti!

Trovato il bandolo della matassa per la nostra consueta uscita del fine settimana. Questa volta il giorno scelto è sabato e ci recheremo in Val d'Aosta in zona Valtournenche per una una Balconata del Cervino un pò inedita, almeno per il nostro gruppo, infatti partiremo direttamente da Chamois (ebbene si prenderemo la funivia per eliminare l'inutile salita su asfalto che passa da La Magdeleine) per arrivare fino al Santuario di Clavalitè... dove ben conosciamo le rampe che si devono percorrere per raggiungerlo :-)...

Da li ci dirigeremo principalmente con bici al fianco o sulla schiena fino al sentiero 4 che porta al Colle delle Fontanette. Da quel momento ci aspetta una bellissima discesa non priva di momenti tecnici lungo il sentiero AV1 che passando dall'alpeggio di Champsec ci condurrà fino all'abitato di Cheneil. E qua il momento relax, meteo permettendo, sarà assicurato visto che il paesino merita una meritata pausa. Ma non preoccupatevi perché ci aspetta ancora una entusiasmante discesa prima ancora sul sentiero AV1 fino a Promindoz, da li si prende questa volta il sentiero 32 che le recensioni definiscono un "superbo trail che corre veloce e scorrevole nel bosco"... a noi manca e perciò andremo a colmare la nostra lacuna!

Una volta arrivati nei pressi del Lago artificiale di Maen torneremo alle macchine attraverso i soliti tagli evita asfalto (sempre che non faccia troppo caldo) che percorrevamo nel tradizionale tour della Balconata del Cervino.

Come sempre i dati salienti del nostro giro (prelevati da QUESTA recensione):
  1. Dislivello: 1100m
  2. Sviluppo: 25km circa
  3. Difficoltà: BC+ / BC-(OC primo tratto di discesa)
  4. Ciclabilità: 90% / 99%
  5. Bellezza: ****
E come orari di ritrovo eccoli suddivisi in base ai soliti punti in cui componiamo i vari equipaggi:
  • Novi Ligure: 6.25
  • San Michele, parcheggio zona cimitero (uscita AL Ovest): 6:50
  • Buisson, zona parcheggi funivia: 8:30 
In caso di variazioni dell'ultima ora o di necessità di maggiori informazioni seguiteci nella nostra pagina facebook o chiamateci al solito numero di cellulare. Ci troverete ovviamente in sede Cai venerdì sera...

Allora appuntamento a sabato! E naturalmente buon fine settimana a tutti coloro che non saranno a pedalare con noi...

Max "Gas" 

ps. se il meteo sarà accettabile possibile pedalata sulle Alpi anche domenica, ma lo sapremo soltanto domani con certezza... chiamateci!

lunedì 20 luglio 2015

[REPORT] ALLA SCOPERTA DELLA VALLE GESSO...

Ben ritrovati in questo caldo lunedì di luglio...

Ultima gita sociale con visita alla valle meno ciclabile delle Alpi Marittime ma non per questo meno attrattiva anzi! Panorami bellissimi, percorso su una delle rotabili alpine più suggestive del nord ovest, discese difficili: ecco gli ingredienti da mescolare per ottenere una bella giornata da passare sulle ruote grasse... ci riusciremo? Dai andiamo a scoprirlo :-)...

Dopo il solito balletto di messaggi per coordinare questa nuova avventura, con protagonista ancora il meteo e i suoi temporali di calore sempre in agguato a metterci in allarme, il coordinamento dell'uscita decide di confermare l'uscita e allora la macchina organizzativa è pronta per la domenica pedalatoria. Fa caldo ma si spera di trovare nel vallone quella brezza che permetterà una progressione decente... l'arrivo ai parcheggi di Terme di Valdieri ci conforta perchè abbiamo il sole, il cielo blu cobalto e tanta aria friccisosa. Almeno il pericolo scioglimento è scongiurato. Però sembra che la piccola zona termale ospiti oggi una corsa in montagna fino al Piano del Velasco. Mannaggia! Speriamo che la nostra gita possa convivere con questo evento sportivo, comunque non possono mica chiudere la sterrata che porta all'altipiano soprattutto in una domenica di luglio... 

Terminati i preparativi e contati i presenti (14 nonostante alcune assenze pesanti) partiamo sulla sterrata reale che con pendenze mai eccessive e un fondo a tratti non proprio amico ci portano in quota fino al rifugio del Valasco. Si sale convivendo con i numerosi escursionisti, anche loro alla ricerca di un pò di refrigerio alpino, e con gli atleti impegnati nella cronoscalata. La convinvenza tra le varie realtà che frequentano la montagna è possibile basta volerlo. Al pianoro tiriamo un pò il fiato... la gita inizia ora!

Si abbandona la strada reale e si inizia ad affrontare la militare di inizio '900 che per fortuna sale in modo non traumatizzante e quindi sarebbe facilmente pedalabile ma c'è un ma: il fondo spesso è malconcio e quindi rimangono in sella solo i più determinati/allenati. Con noi oggi è presente un "alieno" che è decisamente fuori categoria perchè a parte qualche passaggio pedalerà tutto il percorso che porta al Rifugio Questa... ma chi conosce Ale "ilrosso" sa che lui è speciale :-). Comunque tra tratti pedalati, panorami magnifici, tornanti birbanti e momenti rilassanti a spinta arriviamo nella bellissima conca del Lago di Valscura. Un posto talmente "brutto" che vorremmo tutti rimanere li in panciolle ma purtroppo non ci si può fermare perchè ci aspetta prima la rotabile alpina più bella delle Alpi e la meritata merendina al rifugio...

Con sommo malincuore abbandoniamo il lago e dopo un tratto di portage a causa del fondo (mannaggia alla mancanza di fondi che non permette la manutenzione ordinaria in queste stupende opere) scolliniamo, ora inizia una breve ma intensa discesa a tratti commovente su un tappeto quasi perfetto di pietre che il genio militare di inizio 900 ha inventato per creare dal nulla una strada su un terreno impossibile da bonificare dalle rocce. E allora hanno creato una distesa di pietre liscia liscia che al passaggio delle nostre ruote scrocchiava tutta... inutile dire che siamo scesi con attenzione religiosa lungo questa pregevole opera. Dopo la breve discesa ora ci tocca un saliscendi misto pedalato/spinta che passando dal lago del Claus (stupendo) ci ha portato finalmente al nostro rifugio Questa... salendo abbiamo incontrato numerosi escursionisti che spesso si sono meravigliati della nostra tenacia, ma più che altro dalle loro facce si capiva quello che pensavano "ma da dove arrivano questi, e da dove scenderanno!"...

Al rifugio rifocilliamo spirito, fisico e ci riempiamo gli occhi del bel panorama a 360° che si gode da lassù, dove spicca la Testa di Tablasse con il suo famosissimo canale oramai privo di neve che per alcuni riporta ai tempi passati quando veniva salito con picca e ramponi... ma la zona è magnifica anche in versione estiva, anzi forse più bella ancora!

Dopo questa fase di ozio è venuto il momento di partire perchè sappiamo tutti che il ritorno al piano del Valasco non sarà una passeggiata, ci aspetta una delle discese più tecniche della zona delle Marittime. Non tanto per le punte di difficoltà tecniche ma per la continuità delle difficoltà che troveremo dal Rifugio fino al Valasco. Dai si parte!

Già i primi rotolamenti delle nostre ruote sul sentiero che parte dal rifugio non sono proprio banali e per capire le linee di discesa ci si affida a chi ha più dimestichezza con questo tipo di terreno #diversamentescorrevole. Ma non ci si deve distrarre altrimenti sono guai, infatti Stefania paga subito dazio con una rovinosa caduta che per fortuna non lascia segni fisici e di testa... un pò di spavento ma poi la vediamo reagire alla grande con i successivi tratti tecnici affrontati in maniera grintosa e convincenti! Finito il tratto di sentiero ritroviamo la militare che ci porterà al bivio per il colle di Valscura/Val Morta. Anche qua poche distrazioni, tanto terreno tecnico perchè il degrado del fondo ha reso la discesa molto impegnativa e mai banale... anche il traverso con la sua esposizione e i numerosi tratti stretti e parzialmente franati ci obbliga ad una continua attenzione... ma una volta al bivio tutti sono sorridenti: segno che si sta apprezzando la gita!

Via ora si parte per l'ultima discesa... qua si assiste al festival dello smosso, dei tornanti a tratti completamente ciotolati e perfetti a quelli esposti con fondo pessimo... scendiamo più o meno velocemente per fortuna senza incontrare traffico escursionistico. Qualche passaggio viene inevitabilmente affrontato a piedi (Ale a parte ovviamente) perchè impossibile e non saggio da fare in sella... e arriviamo finalmente a ritrovare un pò di sentiero inerbito dopo una full immersion di roccia roccia e ancora roccia... felici come bimbi ora non ci resta che affrontare l'ultima parte del rientro che vorremmo fosse fatto solo parzialmente sulla sterrata percorsa in salita, ma con il super affollamento di oggi sarà quasi impossibile percorrere i numerosi tagli molto interessanti da un punto di vista tecnico...

Troppa gente che rientra alle Terme quindi niente tagli facciamo già fatica a procedere lungo la sterrata reale (ma quanto è lunga?... stamattina non la sembrava così infinita) perchè invasa dai numerosi escursionisti, molti bimbi per fortuna, scendiamo piano e lievi cercando di non impaurire chi vede sempre nella bicicletta una fonte di pericolo. Speriamo oggi di aver fato cambiare idea a chi ci vede ancora come una minaccia dai ;-)...

Tutto finisce e anche la nostra gita termina con tutti i partecipanti stra felici (ma sono amanti del genere roccia roccia roccia su discese lente lente lente) vuoi per la zona visitata, vuoi per la sana fatica e per le discese toste ma gratificanti... e dai anche perchè anche oggi eravamo un bel gruppetto di amici! Unica nota dolente nella sola merenda sinoira ma si sa che non sempre le ciambelle riescono con il buco... certo che un trattamento come nel pub di Degioz non lo possiamo ritrovare sempre...

Va beh consoliamoci con un pò di foto della giornata di ieri ;-)
Noi ora ci rimettiamo a studiare un nuovo percorso per sabato 25... tra giovedì e venerdì sveleremo la prossima zona di pedalata!

A presto allora e buona settimana.

Max "Gas"

ps. inutile ribadire che continuano le nostre notturne settimanali, prossimi appuntamenti martedì e giovedì. Vi aspettiamo!

mercoledì 15 luglio 2015

[GITA SOCIALE] RIFUGIO QUESTA 2388m "BALCONATA DEL VALASCO" 19.07.15

Buon mercoledì!

Eccoci ancora una volta a proporre la scheda per una gita sociale, si tratta dell'uscita forse più gratificante dell'anno e sicuramente anche quella più impegnativa almeno a livello tecnico... ma fidatevi che la zona merita moltissimo e sarebbe un peccato non esserci.

Ma ora bando alle ciance e spazio all'immancabile scheda con tutte le indicazioni necessarie per capire a cosa si va incontro :-)


19 LUGLIO
RIFUGIO QUESTA 2388m
"BALCONATA DEL VALASCO"

CICLOESCURSIONISMO

ACCOMPAGNATORI
Gastaldi Massimiliano (348 2605707)
Ponassi Alberto (328 6637030)
DIFFICOLTA’
BC+ / OC+ [Scala difficoltà]
SVILUPPO
24Km circa
DISLIVELLO
1200m
CICLABILITA’ SALITA
95%
CICLABILITA’ DISCESA
99%
MEZZO DI TRASPORTO
Auto
LUOGO RITROVO
Piazzale ex Caserma "Giorgi", Novi Ligure
Parcheggio fronte cimitero, San Michele (AL)
Parcheggi ingresso paese, Terme di Valdieri (CN)
ORARIO RITROVO
5:55 Novi Ligure
6:20 San Michele
9:00 Terme di Valdieri
ORARIO PARTENZA
6:00 Novi Ligure
6:30 San Michele
9:30 Terme di Valdieri
ITINERARIO
Terme di Valdieri - Piano del Valasco - Lago Inferiore di Valscura - Strada Militare - Rifugio Questa - Bivio Colletto Valasco/Val Morta - Val Morta - Piano del Valasco - Terme di Valdieri
LOCALITA’
Terme di Valdieri (CN) - Valle Gesso
PRANZO
Al sacco
EQUIPAGGIAMENTO
Casco obbligatorio, MTB efficiente, Camere, Abbigliamento adeguato per la stagione e autonomia idrica, Protezioni consigliate
TERMINE ISCRIZIONI
Venerdì 17 Luglio
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
2,00€ Tutti [Fondo Beneficienza]
+6,00 € non soci [Assicurazione]
(spese viaggio escluse)
NOTE DI GITA
Certamente la meno ciclistica delle valli cuneesi, la val Gesso è però anche la più spettacolare dal punto di vista paesaggistico e almeno una volta si devono posare le ruote della mtb sul perfetto lastricato della strada reale che dal Lago di Valscura porta al Rifugio Questa. Vedremo poi se scendere lungo la Val Morta o risalire verso i Laghi di Fremamorta. Peccato non esserci!

MTB FULL consigliata

E' RICHIESTO UN BUON ALLENAMENTO

Essendo una gita domenicale potremo eventualmente cambiare radicalmente destinazione, ma sempre sulle Alpi Marittime (quindi la zona del Cuneese) in caso di peggioramento delle previsioni meteo legate alla presenza dell'antipatico Anticiclone Africano che dovrebbe portare temporali... state sintonizzati su questo canale web!

Per i curiosi il "solito" numero di cellulare è a vostra disposizione e ovviamente vi aspettiamo in sede venerdì sera ;-)

Max "Gas"

ps. i posti per parcheggiare gratuitamente non sono moltissimi e quindi è consigliabile compattare il più possibile gli equipaggi!

martedì 14 luglio 2015

[REPORT] ERAVAMO 4 AMICI... AL COLLE ENTRELOR

Un ben ritrovato a tutti...
 
Direzione Orveille... fa capolino il Gran Paradiso con la sua nord
Eh si alla fine sabato ci siamo ritrovati solo in 4, 4 amici che per una volta non erano al bar (come ci narrava Gino Paoli) ma si sono ritrovati alla partenza della gita al Colle Entrelor... non sempre si hanno i grandi numeri, noi non abbiamo mai puntato ai grandi numeri ma a belle uscite (almeno ci si prova) che possano gratificare i presenti e lasciare quel "buon sapore" che aiuta nella vita di tutti i giorni. Quindi ritrovarsi a ranghi così ridotti, sapendo tra l'altro che molti assenti erano lo stesso impegnati in altre attività montane, non ci ha turbato più tanti anche perchè quello che contava per il 75% dei presenti era la gita totalmente sconosciuta.
 
Cambia la salita ma non il panorama...
Bando alle ciance iniziamo la nostra narrazione (breve) che ci porterà poi al link delle foto scattate :-)...
 
Si entra decisamente nel vallone che porta al Colle Entrelor
Parcheggiate le macchine davanti al comune di Degioz osserviamo prima il mega campo estivo in pieno allestimento e poi inforchiamo i nostri destrieri meccanici per affrontare la mulattiera reale che rampe a parte ci conduce dolcemente al piano che ospita la casa di Caccia di Orveille. L'aria frizzantina, il fondo quasi perfetto e la tanta ombra ci fanno pensare a quanto caldo abbiamo patito la scorsa domenica nella salita all'altopiano della Gardetta... ma oggi la musica è diversa e ce la godiamo tutta! 
 
Enzo arriva ai Laghi Djouan
Giunti alla capanna facciamo il piano d'acqua e dopo esserci raggruppati ed aver scattato diverse foto in direzione Gran Paradiso (la visibilità era talmente perfetta che si vedeva la traccia della normale che parte dal Vittorio Emanuele) iniziamo la seconda parte della nostra ascensione con meta ai laghi Djouan... qua il discorso cambia perchè il fondo è più irregolare a tratti scavato, soprattutto dopo l'alpeggio Djouan, ma passata la parte più irta e segnata dal passaggio delle mucche ci introduciamo decisamente nel bellissimo vallone dominato dai laghi e dal colle Entrelor: la nostra meta finale. Il colle sembra li a portata di mano ma la prospettiva inganna perchè non è proprio vicino...
 
Arrivo al Lago Nero
Si prosegue con cautela nel tratto a mezza costa molto esposto che ci porta tra pedalate e spinte fino ai due laghi Djouan. Siamo rimasti in tre, Antonello ci aveva detto che la sua meta erano quei due laghi e noi l'abbiamo lasciato tranquillo al suo ritmo di salita. Dopo le immancabili foto si parte verso il Lago Nero, qualche escursionista ci supera in salita o lo si incontra in discesa. E' sempre un sabato di Luglio ma la zona non è molto attraente per il turismo di massa... meglio così! Meglio per noi...
 
Portage finale lungo la pietraia che porta al colle
Superiamo anche il Lago Nero e a questo punto ognuno prende i suoi ritmi di salita, si pedala ancora ma per risparmiare un pochino le fatiche e forse anche un pò per la quota il tratto finale che porta alla "cima Coppi" viene fatto con bici al fianco o in spalla... l'arrivo al Colle posto a 3002m ha sempre il suo perchè e per chi ci è già stato altre due volte arrivare e rimanere in maniche corte rappresenta un piacevole momento. Si tira un pò di aria ma ragazzi che pacchia! Dopo il momento in solitaria il primo viene raggiunto da Enzo e poi dall'indomabile Mauro che nonostante una forma non ottimale non ha rinunciato ad arrivare al punto più alto... foto, foto, foto e i soliti pensieri che ti attanagliano quando devi ridiscendere il percorso che hai fatto prima a piedi.
 
L'immancabile foto di "Cima Coppi"
Pensieri "stupidi" e preoccupazioni infondate perchè poi una volta che sei in sella, tranni i primissimi tratti di sentiero, si riesce a fare la discesa tutta in bici e i più bravi non mettono il piedino a terra neanche nei tornanti più stretti. Tecnico il giusto, fondo tutto sommato buono e assenza di escursionisti rendono la discesa piacevole... unico grosso problema la vista costante sul gruppo del Gran Paradiso e sui laghi che distraggono moltissimo!... si arriva così ai Djouan contenti come bimbi e li ritroviamo Antonello e torniamo ad essere i "4 amici" della partenza. Breve saluto e mano tecnica ad Alessandra e Donato trovati in piena modalità salita (anche se forse sarebbe meglio scendere a quell'ora) e ripartiamo carichi per affrontare la parte laghi-capanna di caccia.
 
Difficile non distrarsi...
... per fortuna il sentiero è facile :-)
Non siamo stanchi, siamo in pochi e non c'è praticamente nessuno sul sentiero... morale arriviamo al pianoro che ospita la capanna in brevissimo tempo. Senza correre senza esagerare ma si sa che se si prende il ritmo si percorrono chilometri senza praticamente accorgersi del percorso... forse anche perchè il sentiero è proprio una goduria. Si deve solo stare attenti nei tratti esposti, vero Antonello?
 
Tratto esposto anche se tecnicamente facile
Oplà ora ci rimane l'ultima parte su sentiero immerso nel bosco che ci depositerà a Eaux Rosseaux dove tolti i primi 3/4 tornanti un pò impegnativi (ma che non sono più lo spauracchio di 5 anni fa) si scende su un percorso scorrevolissimo, certo qualche passaggio a piedi nei pressi di alcuni ruscelli è oramai obbligato ma questi intermezzi non ci tolgono il piacere immenso di questa discesa... superato un simpatico gruppo di escursionisti e percorso il tratto finale del sentiero eccoci all'asfalto! "Eh ma che bella discesa, che bel giro" parole che partono in modo spontaneo dai neofiti della zona... ma non è finita qua :-)...
 
Il tratto finale nel bosco
Dopo un passaggio all'interno della caratteristica e silenziosa frazione evitiamo di scendere lungo la scontata provinciale e inforchiamo i prati che in inverno servono per il fondo e arriviamo quasi senza toccare asfalto al nostro punto di partenza. Contenti e felici? Pensiamo proprio di si e per mettere la ciliegina sulla torta di questa bella giornata ci concediamo una suntuosa quanto semplice merenda sinoira... averne di sabati così!

E ora dopo tanto parlare un pò di foto dai:
Noi vi diamo appuntamento invece a domani con la scheda della prossima gita sociale che si dovrebbe tenere domenica in Val Gesso... il condizionale è legato al meteo perchè con l'arrivo del pestilenziale anticiclone africano torneranno i nostri "amici" temporali montani. Decideremo infatti venerdì nel tardo pomeriggio dopo aver visionato le previsioni se fare l'uscita. Incrociamo le dita?

Per il momento buona settimana e ricordate che noi qualche notturna la facciamo da qua a venerdì, gli interessati ci contattino al solito numero di cellulare ;-)...

Max "Gas"

giovedì 9 luglio 2015

[GITA DEL SABATO] COLLE ENTRELOR E LAGHI DJOUAN... ALLA RICERCA DEL FRESCO

Eccoci qua!

Si avvicina un nuovo fine settimana e noi puntuali puntuali vi diamo le indicazioni per poter partecipare alla nostra prossima uscita che effettueremo in Valle d'Aosta e precisamente in Val Savarenche. Meta il Colle Entrelor che con i suoi 3003m quasi interamente pedalabili rappresenta una bella escursione soprattutto perchè prima si passa dai laghi Djouan e dal Lago Nero. Incantevoli posti, discese mai estreme se non per qualche sporadico passaggio, la giusta porzione tra il pedalato e le porzioni di spinta/portage rendono questa escursione quasi imperdibile... senza contare che non è da tutti i giorni arrivare sopra i 3000m con la mtb

Manchiamo da queste zone dal 2012, di solito ci andavamo come uscita di fine stagione e questa volta invece vogliamo salirci in piena estate sperando magari di scappare un pochino alla grande calura che caratterizza questo luglio 2015. Ecco in sintesi i dati del giro:
  • Dislivello: 1540m circa
  • Sviluppo: 26km circa
  • Difficoltà: BC+ / BC (tratti OC)
  • Ciclabilità: 90% / 99%
  • Bellezza: ****
Ritrovo ore 6.15 per i novesi, le successive eventuali fermate per compattare gli equipaggi le metteremo in piedi in base ai presenti. Perchè partiamo così presto quando le previsioni sono così belle? Beh così evitiamo il più possibile il caldo e quella piccola porzione di rischio temporali che con queste caldane non è da sottovalutare mai... ritrovo a Degioz, situato poco prima di Valsavarenche per le 9.15, partenza per le 9.30.

Per chi volesse avere informazioni più dettagliate può scaricare la TRACCIA e vedere le foto dell'ultima nostra uscita in quella zona

Appuntamento allora a sabato, ovviamente siamo a vostra disposizione venerdì in sede CAI.

A presto, 

Max "Gas"


mercoledì 8 luglio 2015

[REPORT] FIORI, CALDO E PANORAMI DA URLO... QUESTA E' LA VALLE STURA!



Buon mercoledì a tutti…

Oh un'altra gita sociale è stata fatta, quello che non siamo riusciti a fare sabato scorso l'abbiamo preso con gli interessi questa domenica. Mantenuta la stessa valle, la Stura, ma con un giro diverso sicuramente più accattivante rispetto a quanto previsto sia come panorami che come impegno fisico… e perché no anche come percorsi di discesa!

Ma andiamo con ordine… dopo i soliti balletti logistici legati alle previsioni meteo che davano una buona probabilità di temporali per la domenica pomeriggio decidiamo venerdì di confermare la zona scelta e itinerario. Con le ultime telefonate raggiungiamo quota 10 presenze e visto dove si va non è male come numero. Ritrovo al cimitero di Sambuco dove iniziamo ad assaporare l'11° compagno di questo giro: il caldo!

Sapevamo che con questo anticiclone africano ieri non sarebbe stato un giro rose e fiori ma eravamo fiduciosi nei temporali di sabato sera che in teoria ci avrebbero donato un'aria frizzante, peccato che in questa valle probabilmente non si è vista una goccia d'acqua dal cielo. Partiamo quindi tranquilli e raggiungiamo senza grossi problemi l'abitato di Moriglione, ma ora viene il bello: la rotabile che ci porta al passo di Salsa Blancias ha poca ombra e purtroppo sappiamo che è abbastanza impermeabile alla brezza… saliamo sotto il sole cocente, tocchiamo tutte le volte che si può l'acqua anche per un semplice e banale pediluvio o per intingervi i polsi… ma pedalata dopo pedalata arriviamo tutti al passo e tutto sommato con un ottimo tempo visto le pendenze del percorso e la estrema calura accompagnata ovviamente da una buona dose di umidità. Per fortuna al colle tira una bella arietta e complice anche il magnifico panorama ci riposiamo e recuperiamo le forze necessarie alla seconda ed inedita parte di escursione.

Per non farci mancare nulla cerchiamo anche di riparare la scomparsa di una vite nella bici del nostro nuovo amico… dopo aver smontato e rimontato sembriamo esserci riusciti così ripartiamo belli arzilli alla volta delle casermette della Bandia. Altra sosta acqua e via verso il passo di Valcavera dove prendiamo il tanto atteso sentiero dei Fiori che con andamento a mezza costa interamente pedalabile (unica accortezza stare attenti a come si pongono le pedivelle altrimenti fanno leva e si ruzzola) procediamo commossi lungo il versante oggi interamente fiorito! Uno spettacolo nello spettacolo perché a noi ci fa commuovere anche il sentiero…

Terminato il traverso iniziamo una non banale discesa, che brutta cosa perdere tutta questa quota, fino ad arrivare alla fine della parte pedalata. Ora si passa al portage o spinta che sia per almeno 250m. Meta il colle Serour che ci spalancherà le porte per la successiva discesa nel vallone degli Spagnoli. La fatica unita al caldo si fa sentire ma la voglia di affrontare la lunga e spettacolare discesa nel Vallone inedito a quasi tutti i componenti della gita ci fa procedere spediti. Passo dopo passo si guadagna quota e così finalmente si arriva al nostro ultimo colle. Viste brutte, percorso brutto e meteo… ottimo! Si perché anche se qualche rumore sospetto ci mette in ansia il cielo sembra essere dalla nostra parte… una volta che siamo tutti radunati via con la foto di rito e poi si inizia a scendere l'inedito sentiero. Bello filante a tratti tecnico con qualche tornantino che permette a qualcuno di noi alcune evoluzioni ginniche per fortuna senza nessuna conseguenza fisica…

Attraversiamo aimè un tratto "muccato" dove i ricordini dei ruminanti si insediano sulle nostre gomme, foratura di rito, e discesa finale verso la mulattiera che arriva dalla Bandia non proprio scorrevole che mette un po’ di pepe a questa parte di percorso. Alla mulattiera si continua a scendere lenti lenti per non spalmarsi addosso le cosine delle mucche e finalmente troviamo la discesa finale, la più bella della valle forse per la sua fluidità alternata ai numerosi tornanti che la rendono impegnativa quanto basta… chi sa parte già con il sorriso chi non sa lo acquista man a mano che scende verso Sambuco… ma non tutte le ciambelle nascono con il buco e purtroppo succede un fatto non simpatico che coinvolge uno dei nostri (si dice il peccato ma non il peccatore): la scoperta amara della perdita delle chiavi dell'auto! Si torna sui propri passi nella speranza di trovarle mollemente adagiate sul sentiero… ovviamente tutto è inutile. 

Allora non resta che far scemare l'amarezza di questa perdita annegandola nella bellezza del percorso tornantoso che ci regala il Vallone della Madonna. Sorridente come ebeti ci fiondiamo in Sambuco desiderosi di mettere da parte almeno sete e fame… il rientro non è dei più veloci, chi ha perso le chiavi oggi ha rifatto il viaggio per recuperare l'auto ma alla fine ci siamo tutti divertiti. Il giro è stato duro (più che altro per il caldo), affascinante per gli ambienti e gratificante per discesa e compagnia… si anche questa volta non ci siamo pentiti di esserci alzati all'alba e di esser rincasati tardi. Se questi sono i risultati ben venga tutto il resto!

E ora spazio alle foto della giornata
Noi invece ci aggiorniamo tra giovedì e venerdì per la prossima uscita, che sarà quasi sicuramente di sabato e… beh vi lasciamo con un po’ di suspance altrimenti diventa tutto troppo semplice…

A presto allora e buona settimana

Max "Gas"
 
Ps. domani tenetevi liberi che quasi sicuramente faremo una notturna in quel di Pasturana con annessa magnatina e bevutina finale!!!